Conversation #1
In nessun modo ancora. L’ultima prosa di Samuel Beckett
Alessandro Castiglioni
22.11.2010
I
L’ultima prosa di Beckett è una sfida alla capacità della parola. Al comunicare, al raccontare, all’immaginare. Il frammento, mai così scarno e mai così espressivo, “si tratta del mio estremo rantolo”, scrisse l’artista, è una riflessione ultima, finale, sul rapporto tra narrazione e riflessione. Cioè relazione tra autore e “sé che racconta sé”, allo stesso tempo narrante e narrato.
II
“Ancora. Dire ancora. Sia detto ancora. In qualche modo ancora. Finché non sia in nessun modo ancora. Detto in nessun modo ancora”.
Worstward Ho, 1984
III
“E via di seguito prima di una nuova stasi quando alle sue orecchie dall’intimo oh come sarebbe e qui una parola che non riuscì ad afferrare finire lì dove mai prima. Poi una pausa da più o meno lunga a talmente lunga che forse nulla più e poi di nuovo con un tono fioco dall’intimo oh come sarebbe e qui di nuovo la parola persa finire lì dove mai prima.”
Stirrings Still, 1987
IV
“intravedere –
credere d’intravedere –
là lontano laggiù a fioco quale –
smania di volervi credere d’intravedere quale –
quale –
qual è la parola –
qual è la parola ”
Comment dire, 1988
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.